Civica Scuola di Pittura pavese
   04/07/2023 10:00:00     Home    Comments 0

La Civica Scuola di Pittura pavese

Forse saranno in pochi a ricordare questa antica storia, sepolta nel passato di Pavia, ma ci fu un tempo in cui la nostra città fu sede di una scuola d’arte che poteva competere con le migliori accademie italiane. Stiamo parlando della Civica Scuola di pittura pavese, un’istituzione durata un secolo, alla quale si sono formati numerosi pittori lombardi e che oggi rivive nella Civica Scuola d’Arte Ar.Vi.Ma.

La tradizione pittorica pavese dell’800

Agli inizi del XIX secolo, l’Università di Pavia ospitava nel Palazzo centrale una fiorente scuola di disegno anatomico e un corso di incisione. Molti degli allievi frequentanti erano giovani che seguivano i corsi delle facoltà universitarie, spinti dalla passione per il disegno, ma anche da un interesse verso la professione medica, nella quale una conoscenza approfondita dell’anatomia umana avrebbe potuto aiutarli. 

Quando il Senatore Luigi Malaspina prese dimora presso il palazzo che ospita l’odierna biblioteca Bonetta, la scuola di disegno fu trasferita nei locali Malaspina. L’inaugurazione avvenne nel 1838, in occasione della visita dell’imperatore Ferdinando I d’Austria. Pochi anni più tardi, nel 1842, grazie ad un lascito del filosofo defendente Sacchi, nacque una scuola di pittura situata nella chiesa che sorge accanto al collegio Ghislieri. Le due scuole si unirono nel 1881. 

Come si svolgevano le lezioni

La scuola di Incisione e Disegno era gratuita e rimaneva attiva da novembre ad agosto, in orario mattutino, fino alle quindici. Per tutti i corsi la durata delle lezioni era di tre ore, tranne per i corsi di incisione che si prolungavano fino a sei ore. La durata dei corsi poteva arrivare fino a otto anni consecutivi, ma gli allievi dovevano dimostrarsi degni di frequentare la scuola, sia per inclinazione artistica che per “contegno morale". 

Alla fine di ogni anno scolastico, i corsisti presentavano le loro opere ad un concorso. I lavori, giudicati da una commissione di cinque giudici, venivano presentati al pubblico solo dopo la premiazione ed esposti alla cittadinanza in una mostra collettiva.

A partire dal 1885, fu istituito un premio a cadenza triennale per premiare, al termine degli studi, l’allievo più promettente e maturo. Si trattava del prestigioso Premio Frank, istituito grazie al lascito del Consigliere di Stato Giuseppe Frank.

Gli allievi illustri della Scuola di pittura pavese

Il primo direttore della Civica Scuola di pittura fu Giacomo Trecourt. In quel periodo l’istituto formò numerosi allievi di spicco tra i quali Ezechiele Acerbi, Tranquillo Cremona, Federico Faruffini, Pasquale Massacra. Successivamente la direzione fu assunta da Pietro Michis, che contribuì alla formazione di Alfonso Marabelli ed Antonio Villa. In seguito studiarono presso la scuola anche Mario Vittorio Acerbi, Romeo Borgognoni, Achille Galbusieri. 

Nei primi decenni di attività, alla scuola erano ammessi soltanto uomini, i quali dovevano essere pittori già formati, desiderosi di approfondire e di affinare la loro tecnica. Nel 1905 la direzione fu assunta da Giorgio Kienerk, allievo dei macchiaioli convertitosi al simbolismo, che fu guida di Contardo Barbieri, Primo Carena, Adolfo Mognaschi, e Luigi Testa, ma anche di diverse artiste tra le quali Augusta Moglia e Maria Luisa Nascimbene.





Scuola di pittura di Pavia: un secolo di attività

La Civica Scuola di pittura di Pavia fu attiva fino al 1934, anno in cui l’attività didattica fu interrotta per intervento dell’autorità podestarile, ufficialmente per mancanza di iscritti. Fortunatamente, uno dei migliori allievi, Alfonso Marabelli, decise di proseguire in privato l’attività didattica e alla morte lasciò in testamento la sua casa, ubicata in via Nazario Sauro, come sede di una nuova accademia di pittura.

Tra il 1950 ed il 1954 l’Amministrazione comunale pensò ad una ripresa delle attività didattiche, ma numerose difficoltà non consentirono di avviare il progetto. Solo più tardi, grazie al lascito di Lina Sannazzaro, fu possibile trovare una nuova sede per l’istituto d’arte, in viale Nazario Sauro. Nel 1976 il Consiglio Comunale deliberò la ricostituzione dello storico istituto, sotto il nome di Civica Scuola d’Arte Visiva. Le attività didattiche ripresero grazie all’impegno di un gruppo di appassionati promotori dell’arte che si impegnarono per ricalcare le orme dell’antica accademia d’arte pavese. Nel 1985 nacque l’Associazione culturale AR.VI.MA., Arti Visive Marabelli, tuttora attiva a Pavia nella sede di viale Nazario Sauro.



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