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Mobili d’epoca Luigi Filippo: il periodo della produzione industriale
Divano, Auguste-Émile Rinquet-Leprince 1843, Public Domain Dedication (CC0)
Verso la seconda metà dell'Ottocento, l'intensificarsi della produzione industriale porta ad un declino dell’artigianato, sia per quanto riguarda la qualità dei mobili, sia per l’inventiva di nuovi design. L’introduzione di macchinari per la produzione in serie comporta una crisi anche nel settore dell’ebanisteria. Il numero di specialisti che si occupano della costruzione e della decorazione di splendidi mobili fatti a mano, si riduce. La classe borghese, ricca ma non ancora abituata al lusso, ricerca mobili comodi, economici e appariscenti. Lo stile Luigi Filippo, databile intorno al periodo 1830-1848, trae ispirazione da modelli e stili precedenti, come il Gotico e il Rinascimentale, seguendo anche influenze orientali. Legni scolpiti e dorati, placche in porcellana e bronzo, con decori laccati in stile cinese, diventano i motivi dominanti di questo stile di mobili. Gli arredi Luigi Filippo conoscono una diffusione ampia, proprio grazie alla loro produzione meccanizzata, e sono ancora oggi reperibili con una certa facilità sul mercato dei mobili antichi.
Il gusto per l’arredo della nuova classe borghese
Luigi Filippo d'Orléans regna in Francia dal 1830 al 1848, in un periodo caratterizzato da innovazioni sociali e artistiche. La sua è un’epoca che prepara grandi cambiamenti nell’assetto sociale ed economico d’Europa. In questo periodo si intensifica la produzione industriale e, anche grazie alla politica del sovrano, si afferma la ricca borghesia: una nuova classe sociale pronta ad emergere proprio grazie all’industria e al commercio, e decisa a ribadire la propria ascesa adottando uno stile di vita ostentato, con arredi appariscenti che ricalcano, senza raggiungerla, la ricercatezza dei gusti della vecchia nobiltà. Le case borghesi sono infatti più funzionali, ben diverse dalle dimore antiche e lussuose del ceto nobile. Gli arredi, costruiti con procedimenti sempre meno artigianali, si adattano alle nuove esigenze del mercato: diventano comodi e pratici, più economici di quelli che un tempo venivano utilizzati nei palazzi e nelle dimore signorili, ma sono ricchi di dettagli che richiamano il mondo del lusso a cui anche la borghesia aspira.
Nello stesso tempo, un’altra classe sociale nasce sotto la spinta della crescente industrializzazione: il proletariato. Nel Diciannovesimo secolo, il sistema dell’industria a domicilio viene sostituito dalle fabbriche, con i loro operai salariati. Molti contadini lasciano la campagna per trasferirsi in città, alla ricerca di lavoro. In altri casi sono gli artigiani che, dopo aver visto fallire le loro attività, si rivolgono alla produzione di massa e iniziano a lavorare in fabbrica o a prestare la loro opera all’industria per i lavori più specializzati. Si assiste alla progressiva riduzione delle botteghe di ebanisti. Molti di loro sono incapaci di sostenere i ritmi di produzione dei mobili in serie e non possono permettersi di adeguare i prezzi a quelli dei modelli prodotti con l’ausilio delle macchine. Al posto della figura dell’ebanista, si afferma il mestiere di ornatista, uno specialista che disegna i modelli per i mobilieri, in base alle esigenze dei macchinari industriali.
Come spesso avviene nei periodi di transizione, nel periodo Luigi Filippo emerge una certa diffidenza verso i design più innovativi e si preferisce rivisitare i modelli del passato. I mobili del periodo Luigi Filippo sono pratici, funzionali, ma poco originali e ricalcano nello stile le epoche precedenti più sfarzose. Gli arredi riprendono in modo eclettico e vario lo stile della Restaurazione e i canoni del Luigi XV, riproponendo anche gli elementi più appariscenti di altri modelli del passato. Troviamo quindi anche mobili che richiamano lo stile Impero nelle forme solide, ricchi di decori gotici e barocchi, a cui si aggiungono riferimenti all’arte classica e orientale.
Mobili Luigi Filippo: le caratteristiche dello stile
Le case della borghesia sono arredate con l’intento di dimostrare l’agiatezza e il benessere economico da poco raggiunti. Ogni spazio della casa viene drappeggiato con tessuti ricchi, tappeti, tendaggi, broccati. I mobili hanno decorazioni vistose, pensate per suscitare ammirazione. Allo stesso tempo, i complementi d’arredo diventano meno ingombranti, per adattarsi ai nuovi spazi della casa borghese.
I mobili Luigi Filippo perdono la finezza meticolosa degli arredi realizzati artigianalmente nelle epoche precedenti. Si distinguono per le forme stabili e per le decorazioni varie ed eclettiche, a cui si uniscono caratteristiche di funzionalità, comfort e praticità. Le linee non sono più squadrate, come nel precedente stile Impero. Gli angoli dei mobili Luigi Filippo sono smussati e la struttura presenta elementi tondeggianti. I legni più in voga sono scuri, come il pregiato mogano, il noce, il palissandro. I legni chiari e teneri vengono usati per le parti interne.
Sedia con rotelle, Auguste-Émile Rinquet-Leprince 1845, Public Domain Dedication (CC0)
Le sedie e le poltrone in stile Luigi Filippo sono molto confortevoli e utilizzano imbottiture generose sia per la seduta che per i braccioli. Le gambe anteriori sono generalmente ricurve e intagliate, mentre quelle posteriori sono “a sciabola”. I comò e i cassettoni sono caratterizzati dalla tipica forma “a tulipano", con il primo cassetto svasato verso l'esterno. I tavoli più diffusi sono ovali o rotondi, con un piano appoggiato su un unico fusto centrale, che termina con tre gambe "a capriolo", arcuate e con il ricciolo rivolto verso il basso. I mobili Luigi Filippo uniscono sfarzo e praticità. A volte, ad esempio, sono dotati di rotelle, come nel caso di alcune consolle e di piccoli tavolini da gioco, comodi per essere trasferiti da una stanza all’altra della casa.
I materiali di costruzione dei mobili Luigi Filippo
I mobili d’epoca Luigi Filippo sono in genere realizzati con legni scuri e caldi. Il mogano, simbolo di lusso, il palissandro, l’ebano, ma anche il tasso, il noce e il faggio vengono impiegati abbondantemente. Possono essere utilizzati anche legni scuriti artificialmente, in particolare il pero e il faggio. Le parti interne sono in genere realizzate con legni chiari, come il sicomoro, l’olmo, il limone, l’acero.
La tornitura e le nuove tecniche di lavorazione permettono di ottenere elementi sferici o cilindrici dalle forme perfette. Sui mobili in legno nero si possono trovare ornamenti in madreperla, che danno risalto alle decorazioni floreali dipinte. Gli artigiani eseguono ancora a mano alcuni processi di lavorazione e di finitura, ma in generale la qualità dei mobili Luigi Filippo è standardizzata a causa dei procedimenti industriali impiegati per la loro produzione.
Mobili d’epoca Luigi Filippo: le decorazioni
Gli intagli dei mobili Luigi Filippo sono eclettici e variegati, ma anche in questo caso, spesso, la cura dei dettagli è minore rispetto al lavoro manuale di un ebanista e manca l’estro che caratterizzava i motivi decorativi di epoca precedente. I fregi e i decori si ripetono con le perfette proporzioni degli stampi.
Mobiletto Luigi Filippo, immagine by Louvre Museum, CC BY-SA 2.5, via Wikimedia Commons
Le forme sono infatti più omologate, meno personalizzate rispetto al passato, nonostante questi mobili mantengano un gusto e uno sfarzo al giorno d’oggi introvabili. Le complesse decorazioni in bronzo dorato che erano in voga nello stile Impero vengono sostituite con eleganti fregi metallici, realizzati a stampo. La doratura galvanica prende il posto della più costosa finitura a foglia d’oro. Le decorazioni riprendono diversi motivi naturalistici come conchiglie, foglie e ghirlande di fiori. Sui mobili Luigi Filippo appaiono spesso intagli a forma di palmette e di petali larghi. Si possono trovare anche inserti decorativi in madreperla o in legno nero.
Dove trovare mobili d’epoca Luigi Filippo
I mobili in stile Luigi Filippo sono apprezzati e ricercati ancora oggi per il loro design caratteristico e per la funzionalità che rende semplice sfruttarli in un ambiente moderno. Si tratta di complementi d’arredo dallo stile fastoso e dalle forme eleganti, che si rivelano anche pratici e adatti alle esigenze della famiglia. Trovare un mobile del periodo Luigi Filippo non è un’impresa complicata, dal momento che la produzione industriale ha consentito di realizzare molti esemplari dello stesso modello. I mobili Luigi Filippo si possono trovare in qualche caso anche presso i mercatini dell’usato e non è raro imbattersi in pezzi di ottima qualità, ben conservati. Riconoscere le caratteristiche dei mobili Luigi Filippo non è difficile: sono arredi pratici e versatili, che si abbinano con eleganza agli spazi in stile rustico, neoclassico o minimal. Donano all’ambiente un tocco suggestivo e raffinato, sono mobili comodi dalle dimensioni contenute, che permettono di sfruttarli bene in uno spazio moderno. Le loro linee morbide, arrotondate, e le decorazioni fantasiose li renderanno protagonisti di ogni ambiente al quale saranno destinati.
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